Chi è stato davvero imbavagliato? Forse chi non deve far sentire il suo vocio leggero e continuo? Forse chi continua a chiedere perché? I tappi sono soltanto un effetto placebo. Peccato perché ogni volta che qualcuno passa nei pressi della monumentale fontana i Leoni sussurrano: "La colpa non è nostra! Sono secoli che portiamo acqua e vorremmo continuare a farlo per altri secoli ancora".
I cittadini "mutilati" di un servizio essenziale come quello idrico sono stanchi. Fenomeno che dura da anni. Fenomeno che si acuisce in alcuni periodi dell'anno. Fenomeno che con la magra stagionale, quest'anno più seria che mai, diventa ancora più insostenibile. Eppure nel 2016, ci fu un senso di fastidio che diede vita al "Popolo dei cavatappi", cittadini che chiedevano semplicemente di volere la propria acqua. Era un momento in cui l'emergenza tetracloroetilene, scoppiata nel 2014, aveva compromesso alcune fonti di approvvigionamento e che ad oggi sono ancora chiuse.
I quesiti dei Leoni "tapppati".
Che fine ha fatto il pozzo di Turci, decantato come la soluzione a tutti i mali? Si è parlato di analisi finite, attesa dell'ultimo rapporto di prova. E quindi? Tutt'ok? Fate luce su quest'opera? O anche qui bisogna "tappare" qualcosa?
I pozzi contaminati di Eustacchio e Consolazione verranno dissequestrati? Quando sarà possibile utilizzare i serbatoi per distribuire l'acqua trattata coi filtri a carbone? Anche qui il racconto sembra sempre lo stesso e come se tutto dovesse avvenire tra pochi giorni! Ma facciamo attenzione l'acqua filtrata dovrà essere ad uso esclusivo delle attività produttive, per quelle idropotabili abbiamo ottime fonti a monte.
È tutta una questione di comunicazione. Non vogliamo per forza invocare procura e prefetto, ma una informazione trasparente per i cittadini. Anche se pensiamo che solo chi ha chiaro la situazione può essere chiaro con gli altri. Abbiamo capito che potete comunicare le chiusure solo in caso di manutenzioni alla rete, ma capite che chi è stanco ed arrabbiato possa dubitare? Vogliamo la verità!
Dopo la raccolta firme, dopo il prefetto e dopo i lavori al Sorbo l'acqua in alcuni edifici è miracolosamente arrivata. E ora per gli altri? Forse chi deve essere davvero "tappato" sono tutte le falle e le perdite presenti sotto le nostre strade? C'è stato un momento in cui si è fotografato e postato l'utilizzo di tecnologie "avanzate" per osservare lo stato della rete, è tutto ok?
Ci hanno raccontato che il Comune di Solofra ha previsto nel proprio statuto (art. 45) una Commissione di Vigilanza con il compito di promuovere iniziative culturali per la salvaguardia della risorsa idrica (acqua e territorio), informare la cittadinanza sulla necessità del contenimento dei consumi e proporre a tal fine agli organi competenti una diversa modulazione delle tariffe per i consumi in eccesso ed, infine, vigilare e informare puntualmente i cittadini sulla qualità del servizio. Commissione ci sei? Batti un colpo!
Nel Piano Operativo di Emergenza per la crisi idropotabile nel Comune di Solofra datato 17 giugno 2025 si legge che se "la situazione dovesse peggiorare drammaticamente, per le zone alte sarà predisposto il servizio di Trasporto acqua con autobotti previa valutazione ed approvazione". Ora la domanda sorge spontanea ma con la Delibera di Giunta n. 153 del 10 settembre 2025 non si parla di Mozione politico-amministrativo per la richiesta di apertura dello stato di crisi idrica in Irpinia e per l'attivazione delle procedure di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale? L'emergenza c'è o non c'è?
Infine chiudiamo con un aspetto strettamente connesso con l'uso idrico, la depurazione. È possibile sapere le reali condizioni dell'impianto di via Carpisano, lo stato di avanzamento dei lavori, quanto entra e quanto esce e soprattutto come esce verso l'impianto di Mercato San Severino. Perché prima di parlare di gestione, bottini esterni, deroghe, un impensabile scarico in Solofrana, separazione dall'impianto gestito dalla GORI, occorre sapere il reale stato dell'arte. Perché se economia circolare deve essere bisogna prima avere le idee chiare di cosa si ha, di cosa si può fare e quali obbiettivi e come si possono raggiungere.
Ci sarebbero tante altre cose da chiedere, ma chiudiamo con l'ultima richiesta, quando ci "stappate"?
I Leoni Tappati
di Antonio Giannattasio
Presidente del Circolo Legambiente Valle Solofrana Solofra-Montoro APS
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