Tramite pec abbiamo inviato una richiesta riguardo la questione Cartiera Confalone, che sorgerà a Montoro, e risorsa idrica, rivolgendoci all' Ente Idrico Campano, all'Autorità di Bacino Centrale della Regione Campania, all'Autorità d'Ambito Calore Irpino, alla Provincia do Avellino e al Comune do Montoro.
Con Determina n. 2210 del 11/11/2016 del Settore Ambiente ed Attivita' Agricole, Ittico-Venatorie la Provincia di Avellino ha autorizzato la ricerca di acque sotterranee per uso industriale, uso antincendio e lavaggio piazzale la società Cartiera Confalone spa, in seguito alla richiesta di un prelievo non eccedente in totale per i due pozzi fino a 15 l/s, con un volume massimo di 470.000 mc/annui, evidenziando che il consumo di acqua svolge un ruolo di primaria importanza nel ciclo produttivo della cartiera.
Considerando l'emergenza contaminazione da “tetracloroetilene” del gennaio 2014, che ha interessato le falde acquifere dei comuni di Montoro e Solofra (Av), la cui conseguenza è stata la chiusura di pozzi idropotabili e industriali, utilizzabili in seguito a sentenze del TAR e solo previo trattamento a carboni attivi, l’emergenza idrica nazionale, provinciale e locale e la condizione scadente delle reti idriche, come Circolo Legambiente “Valle Solofrana”
Solofra-Montoro ritieniamo opportuno considerare, nelle valutazioni d’insediamento del complesso produttivo, la pressione ambientale relativa allo sfruttamento della risorsa idrica, in un momento particolarmente difficile per l’approvvigionamento civile ed industriale, ma soprattutto senza l’adeguata indagine subordinata al piano di caratterizzazione delle falde che dovrà interessare il comprensorio dei comuni Solofra e Montoro.
Si fa notare inoltre che il volume massimo richiesto di mc d'acqua annui (470.000 m3/annui) corrisponde al fabbisogno di circa 5200 cittadini in un anno, per un consumo medio annuo di 89,3 m3 d’acqua per uso potabile (dati Istat - Focus Acque – Giornata Mondiale dell’Acqua 22 marzo 2017).
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