Ancora interlocuzioni e caratterizzazione a zero!

Sabato 15 dicembre durante la visita del ministro Sergio Costa sul bacino del Fiume Sarno e in particolare durante la tappa sul Torrente Solofrana al confine tra i comuni di Solofra e Montoro, come Circolo Legambiente Valle Solofrana abbiamo avuto l'occasione di parlare molto velocemente del nostro lavoro di monitoraggio e citizen science e delle problematiche legate alla nostra area: il dissesto idrogeologico, l'inquinamento delle acque superficiali e la contaminazione delle acque sotterranee. Abbiamo sottolineato come da gennaio 2014, quando scoppiò l'emergenza tetracloroetilene, siamo in attesa della partenza di un piano di caratterizzazione delle falde, approvato e finanziato. Ancora ai blocchi di partenza la caratterizzazione e, ad oggi, non sappiamo se la falda contaminata sta scendendo, come sta scendendo a valle e se sta sconfinando i limiti provinciali, dato che il piano progettato dall'Ato Calore Irpino si limitava ai comuni di Solofra e Montoro. La nostra richiesta al ministro Costa è stata quella di seguire la vicenda e di far partire la caratterizzazione propedeutica alla bonifica. Ma il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, presente anche lui sabato mattina, aveva affermato che la caratterizzazione sarebbe partita a giorni, che c'erano state delle evoluzioni e che era prossima una convocazione in regione.


L'incontro c'è stato precisamente ieri 18 dicembre a Napoli, presenti i sindaci di Solofra e Montoro e il Commissario dell'Ato Calore Irpino. Nel corso dell'incontro è emersa la necessità di apportare delle ulteriori integrazioni tecniche, le ultime erano state apportate nelle conferenze di servizi del 2015.
Ma non doveva partire a giorni?
Altro quesito che sorge ma la competenza di chi sarà d'ora in poi, dell'Ente Idrico Campano o della Regione Campania?
Come si registra nel servizio di ITVonline, con nostro stupore, l'assenza all'incontro proprio dell' EIC, e la sua dichiarazione di non competenza rispetto al piano di monitoraggio della falda acquifera.
Siamo ancora alle fasi interlocutorie?
Ma intanto la falda contaminata è lì e resta lì.

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