Sono passati 10 anni dai referendum su nucleare e acqua.
Fu una vittoria schiacciante nelle urne. Ma non possiamo dire lo stesso sul rispetto dell'esito referendario. Anzi.
La strada è ancora lunga verso una gestione pubblica, equa, efficiente e sostenibile della risorsa idrica.
Abbiamo ancora oggi una serie lunghissima di problemi legati al ciclo dell'acqua, risorsa preziosa ed essenziale per la vita. Continuiamo ad avere acquedotti colabrodo, in molte parti del paese la depurazione dei reflui è assente o carente, per non parlare delle situazioni di inquinamento diffuso e delle mancate bonifiche che portano la maggior parte dei nostri corpi idrici a non raggiungere lo stato di qualità "buona" che ci chiede l'Unione Europea.
Il nucleare è morto e nessuno si azzardi a resuscitarlo. Anche dove ancora si utilizza questa fonte di energia si sta capendo che non ha futuro e le rinnovabili sono diventate solide realtà con un futuro ancora più radioso. Eppure ancora sentiamo voci di chi lo vuole riportare in vita, eventualmente nella versione "mini", nonostante non abbiamo ancora risolto i problemi che il nostro passato nucleare ci ha lasciato, in primis l'identificazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a bassa e media intensità che andrà realizzato sul territorio nazionale col pieno coinvolgimento del territorio (le poche scorie italiane ad alta attività dovranno invece essere smaltite nel futuro deposito internazionale previsto dalla direttiva europea).
I temi su cui lottavamo dieci anni fa sono ancora attuali e urgenti. È il momento di rilanciarli con forza e rimetterli al centro del dibattito pubblico. Noi continueremo a non far mancare la nostra voce e le nostre denunce.
Per questo abbiamo partecipato al sit in e all'assemblea pubblica ad Avellino per la mobilitazione promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e insieme al Comitato Acqua Bene Comune aspettando Godot ed altre associazioni della provincia irpina impegnate allora nella campagna referendaria.
CLICCA QUI, per vedere l'intervento del nostro presidente Antonio Giannattasio durante l'assemblea pubblica del 12 giugno 2021 ad Avellino.
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