Era il 4 gennaio del 2014 quando l'Alto Calore comunicava al Comune di Montoro la presenza di Tetracloroetilene nel pozzo di Chiusa per poi arrivare alla comunicazione di allerta del 10 gennaio al comune di Solofra da parte dell'Arpac, per la presenza della stessa sostanza alla Fontana dei Quattro Leoni. Sette anni di attesa ed il piano di caratterizzazione ancora fermo al palo. Accade nel comprensorio solofrano-montorese dove la falda acquifera è contaminata da tetracloroetilene. A gestire l’intervento, dopo una serie di rimpalli di competenze tra enti, dovrà essere il comune di Solofra. I soldi ce li ha messi la regione Campania. Poco più di due milioni di euro. Fino ad oggi però l’unico atto concreto è stato la nomina del responsabile unico del procedimento. Antonio Giannattasio di Legambiente Campania: “speriamo che il 2021 sia la volta buona. In questi anni si è solo riusciti a nominare il rup”
Nel 2015 l'approvazione in conferenza di servizi del piano di caratterizzazione.
Nel 2019 le amministrazioni comunali di Solofra e Montoro trasmettono alla regione il protocollo d'intesa che dovrà disciplinare l'intervento delle indagini sulle matrici acque sotterranee e superficiali e suolo, con il Comune di Solofra capofila e l'EIC consulente.
A fine 2020 la nomina del RUP per il piano di caratterizzazione. Considerato un vero e proprio "passo in avanti", seppur giunto dopo 7 anni (aggiungiamo noi), ora bisogna finalizzare.
Ora ci aspettiamo che parallelamente all'avvio del piano ci sia la giusta azione di informazione e divulgazione con report periodici sullo stato di avanzamento della caratterizzazione delle varie matrici ambientali in esame, così come già abbiamo chiesto nell'accordo di collaborazione sottoscritto con il Comune di Montoro il 26/08/2020.
Servizio giornalistico tratto dal tg del 5 gennaio 2021 di Irpinia TV.
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