Era il 2 luglio quando alla frazione Chiusa di Montoro sul torrente Solofrana i volontari del Circolo "Valle Solofrana", i cittadini accorsi, e il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, hanno chiesto un impegno concreto agli enti competenti al grido di #liberidaiveleni, anche alla presenza del vicesindaco di Solofra, Maria Luisa Guacci, del vicesindaco di Montoro, Francesco Tolino.
Sperando di poter superare i ritardi accumulati dalla macchina amministrativa, per colpa dell’evento pandemico Covid-19, attualmente più contenuto, oggi chiediamo:
- aggiornamenti sullo stato dell’arte del monitoraggio annunciato da parte dell’Arpac con centralina mobile per entrambi i comuni di Solofra e Montoro e delle eventuali azioni per migliorare la qualità dell’aria;
- aggiornamenti sullo stato dell’arte del piano di caratterizzazione della falda contaminata dell’area solofrana-montorese al sopraggiungere del settimo anno da quanto fu rilevato il tetracloroetilene per la prima volta nel 2014 nel pozzo di Chiusa a Montoro e successivamente nei pozzi Consolazione ed Eustachio a Solofra.
Inoltre inviamo un appello per porre in essere un confronto allo stesso tavolo con entrambe le Amministrazioni proprio sulle tematiche e criticità ambientali comuni, dall'inquinamento delle acque superficiali alla bonifica, dal verde pubblico alla mobilità.
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